mercoledì 30 novembre 2016

Sentenza Gforex:Claudio Di Fonzo e Mahmood Riaz condannati

GFOREX: CONDANNATI ANCHE RIAZ E DI FONZO, CINQUE MILIONI DI EURO DI PROVVISIONALE PER IL FALLIMENTO RICONOSCIUTI I DANNI MORALI PER I RISPARMIATORI


La Terza Sezione Penale del Tribunale di Milano, al termine di una Camera di consiglio protrattasi per diverse ore, nel pomeriggio di ieri ha posto termine al dibattimento che vedeva imputati di bancarotta Riaz e Di Fonzo per il crac della GFOREX che ha volatilizzato circa venticinque milioni di euro appartenenti a 400 risparmiatori italiani.
Il Collegio ha condannato Riaz a sei anni e sei mesi di reclusione e Di Fonzo a cinque anni di reclusione. Oltre la comminazione delle pene accessorie che conseguono alla condanna. Il Tribunale ha anche liquidato, oltre le spese, anche una provvisionale di cinque milioni di euro a favore del Fallimento che potrà essere immediatamente eseguita dagli Organi Fallimentari. Ai risparmiatori costituiti parte civile, oltre alla refusione delle spese ed a una minima provvisionale, è stato riconosciuto il diritto al risarcimento dei danni morali da liquidarsi in separata sede.
La pronuncia ha previsto anche la trasmissione degli atti al Ministero dell'Economia per l'accertamento di ulteriori violazioni finanziarie in relazione al Testo Unico Bancario e la declaratoria di proscioglimento per uno dei capi di accusa che riguardava l'originaria imputazione finanziaria, visto che la GFOREX aveva confuso il proprio patrimonio con quello dei risparmiatori.
Adesso, dopo l'accertamento delle responsabilità di Spinardi, Di Fonzo e Riaz, la parola passa ai giudici civili ed alla Curatela del Fallimento che, nelle more, come auspicato dai risparmiatori, ha agito civilmente contro i sindaci della società GFOREX per le violazioni commesse nell'omessa adeguata vigilanza sul crac della società.
Nel frattempo il fronte dei risparmiatori, avvalendosi del patrimonio di conoscenze e di accertamento delle responsabilità che si è acquisito grazie al processo penale, si è organizzato con la promozione di azioni civilistiche di responsabilità nei confronti di vari enti e istituti di credito.
Per una volta tanto, nella vicenda GFOREX è prevalsa nei risparmiatori la volontà di agire e fino in fondo sullo sconforto rispetto alla truffa subita per l'accertamento delle responsabilità e di perseguire il giusto risarcimento.
Proseguiremo ad attenzionare la vicenda per seguirne gli sviluppi civilistici e dal punto di vista fallimentare.

  A credit to :Michele Barbera blog

lunedì 5 ottobre 2015

FarmAll Technology (Pvt).limited / GTL General trading llc: un esempio perfetto di money laundering ?



Se le attività fraudolente sul forex rappresentano la realtà criminale più impresentabile e sordida  della famiglia Riaz,la FarmAll Technology e le due società  del gruppo,la Gtl General trading llc e la Farm More ne rapresentano la facciata fittizia,rispettabile e rassicurante.Ciò che dorvrebbe essere  il fiore all'occhiello delle  cosiddette"attività imprenditoriali" di Riaz,ma che in realtà,sembrerebbe configurarsi come un tipico esempio di  money laundering.
Società formalmente legittime e irreprensibili che però sono finanziate e alimentate con denaro sporco, riciclando i proventi derivati dalle incursioni criminali del pakistano sul mercato FX .negli ultimi dieci anni.
Riaz ha  spinto molto sulla FarmAll, fin dal 2011,anno in cui ha rilevato il controllo della società che all'epoca, stentava a decollare.Sempre nello stesso anno,Riaz ha  cominciato ad iniettare nel gruppo ingenti capitali per ricapitalizzarlo e ripianare le passività (operazione resa possibile,almeno in parte proprio grazie ai fondi sottratti a Gforex)).La società sembra ora in fase di espansione e si prevede un fatturato in crescita per l'esercizio 2015/2016,tanto che si è  avviato un piano di assunzione di nuovo personale.Soprattutto a seguito di un importante accordo, siglato nel 2014 con il gruppo industriale polacco Ursus s.a. per l'importazione,l'assemblaggio e costruzione su licenza di macchinari per l'agricoltura e parti di ricambio,per i prossimi venti anni.
comunicato Reuters
Ursus report 2014


Tramite la sussidiaria FarMore,diretta Asim Sharif,socio di Riaz ed ex proprietario e fondatore della FarmAll,si stanno anche operando investimenti nello sviluppo e nella vendita di pannelli solari e sistemi di irrigazione  solar powered water purification
Esiste anche un'altra compagnia,sempre operante nel settore del farming, fondata e diretta  dallo stesso Sharif,la Pedaver  che agirebbe in stretta sinergia con la FarmAll.
A tale riguardo,non sarebbe male informare quelli della Ursus,che si sono scelti come partner un truffatore internazionale.Qui l'email del direttore del marketing: mariusz.lewandowski@ursus.com

Attualmente,la FarmAll ha il quartier generale e la sede delle sue attività produttive a Lahore.Considerando l'oggettiva difficoltà di eseguire visure di documenti societari di imprese pakistane, non è neanche possibile determinare con certezza se Riaz abbia acquisito formalmente la società o se  invece abbia preferito mantenere una posizione più defilata e nascosta,svolgendo la funzione di socio occulto e finanziatore.Resta il fatto che l'incarico di amministratore,è stato affidato ad un suo stretto familiare nonchè uomo di fiducia:si tratta del fratello Masood,quello che nel 2004 fu ospite per qualche mese delle carceri pakistane  a causa della truffa Nexus Capital,poi sistemata grazie ad un "provvidenziale" patteggiamento.

La funzioni commerciali e finanziarie sono invece affidate all'altra società, la Gtl General trading llc,di cui sembra occuparsi direttamente Riaz.La società è focalizzata sulle attività di import/ export,di marketing e di investment projects.
La compagnia non ha in realtà una sede fisica vera e propria,anche se formalmente risulta ancora un  vecchio domicilio e dei riferimenti telefonici che conducono diritti ad un ufficio virtuale ormai in disuso nel distretto finanziario di Deira a Dubai dove Riaz e Leila attualmente risiedono.
Per evitare i soliti fraintendimenti e la diffusione degli immancabili "scoop",chiarisco subito che la Gtl General trading llc  non dispone di alcuna licenza finanziaria per operare sui  mercati forex,equity,commodities etc.ma serve solo come divisione per l'export della FarmAll
L'obiettivo su cui sta spingendo Mahmood è quello di rilanciare  le attività di esportazione di macchinari per l'agricoltura,pezzi di ricambio,sistemi di irrigazione,nei mercati asiatici e africani (Pakistan,India,Filippine,Sudan,Egitto e Sud Africa).

I coniugi Riaz,soprattutto Leila, che è un'arrampicatrice,tengono molto allo status sociale.
Si stanno adoperando per scalare le rigide gerarchie sociali  pakistane e degli Emirati,grazie alle  loro ingenti disponibilità finanziarie e per far sì che di loro si parli come di grandi imprenditori e filantropi.
L'aspetto più bizzaro è che a questa immagine di facciata artefatta e ipocrita, sono proprio loro i primi a crederci. La cosa peraltro, non dovrebbe neanche stupire. La maggior parte dei truffatori compulsivi,è costituita spesso da individui sociopatici,affetti da seri disturbi della personalità.
 

 

giovedì 3 settembre 2015

I conti in tasca a Mahmood Riaz

La domanda più ricorrente di molti ex  investitori di gforex  è: " ma dove sono finiti veramente tutti i nostri soldi? "
E' una domanda a cui è purtroppo difficile dare una risposta  certa,anche  perchè Riaz,non è che venga a confidarsi con noi.
Prima di tutto,bisogna cercare di capire di quanti soldi stiamo parlando.Sarebbe ingenuo pensare che tutti  i soldi rubati siano finiti nelle tasche di Riaz.In realtà,dal totale delle bottino bisogna stornare le spese necessarie per operare truffe di questo spessore, che sono piuttosto ingenti.Come per tutte le attività imprenditoriali,anche le sttività criminali,devono sottostare alla legge dei costi e dei ricavi.Esistono dei costi di gestione e di esercizio che sono molto elevati.Si pensi alle parcelle per le consulenze dei legali e dei commercialisti (ricordate lecoqassociate?),nonchè i costi delle autorizzazioni e delle procedure quando si devono costituire o disgregare società offshore,ottennere licenze finanzirie e apriire conti in paradisi fiscali.
Oppure ai costi dei contratti di locazione degli uffici e relative spese  per le utenze (solo a Dubai,la Gtl trading occupava un ufficio di 7000 mq.) e infine agli stipendi dei dipendenti (erano almeno una ventina negli Emirati).
Poi ci sono i viaggi,le spese di rappresentanza,di marketing e di pubbliche relazioni.
A questo bisogna aggiungere la creazione di una provvista per pagare tangenti e protezioni,che non è oggettivamente possibile quantificare.
Infine ci sono i complici con cui spartire il bottino.L'entourage storico di pakistani,ma anche quelli occasionali,nei vari paesi  come Italia, EAU,Pakistan,Svizzera,UK, Australia etc.
Da una valutazione soggettiva e spannometrica,a mio avviso Riaz si è intascato qualcosa come il 40/50% dell'intero bottino.Che non è certo poca cosa ,se consideriamo che solo il "fatturato" delle truffe più grosse (Nexus,Gforex,Capricorn,Gtltradeup),ammonta a  circa 75/80 milioni di dollari.
Il che significherebbe che nelle tasche della famiglia Riaz,sono entrati  approssimativamente 40/45 milioni di dollari.E questo senza considerare le truffe cosiddette "minori",che il pakistano ha messo a segno dal 2005 al 2008,quando si muoveva tra Dubai e Londra e di cui purtroppo sappiamo poco o nulla.

Quanto alla domanda più interessante e cioè dove siano stati allocati questi capitali,possiamo avanzare solo congetture, ma abbiamo anche qualche certezza.
Sicuramente,si può ritenere che buona parte dei soldi si trovi depositato in conti offshore,oppure investiti in strumenti finanziari ubicati da qualche parte.
Le certezze,riguardono il fatto che almeno una parte del bottino ha preso una strada ben precisa..Ma su questo punto,approfondiremo in un post di prossima pubblicazione.
Stay tuned.